Thistlegorm

Il Thistlegorm era una nave mercantile da trasporto inglese, costruita dai nel 1940 e affondata dall’aviazione tedesca nel 1941 nelle acque del Mar Rosso egiziano.

Situato in prossimità della punta della Penisola del Sinai e a poche miglia di navigazione da Sharm el Sheikh, il Thistlegorm è senza dubbio uno dei relitti subacquei più belli del mondo e meta da sempre di immersioni subacquee.

Data la relativa bassa profondità in cui si trova (profondità massima 33 metri) e le condizioni ambientali, l’esplorazione è adatta anche a sub poco esperti e con poche immersioni.

  • Anno di costruzione: 1956
  • Lunghezza: 55,83 metri
  • Larghezza: 11 metri
  • Altezza: 4 metri
  • Stazza: 717 tonnellate lorde
  • Anno di affondamento: 1987

Dati tecnici sulla nave

  • Nome: SS Thistlegorm
  • Costruttori: Cantieri Thompson & Son
  • Porto di registrazione: Glasgow (UK)
  • Lunghezza: 131 metri
  • Larghezza: 17,5 metri
  • Motore: a vapore da 1400 kW
  • Stazza lorda: 9009 tonnellate
  • Displocamento: 4898 tonnellate
  • Velocità: 10 nodi
  • Persone di equipaggio: 41
  • Data del varo: 9 Aprile 1940
  • Data affondamento: 6 Ottobre 1941

La storia e l´affondamento

Inizialmente il Thistlegorm fu destinato a servizio trasporto merci verso l’America e, nel 1941, durante la Seconda guerra Modiale, gli fu assegnato il compito di rifornire di merci e armamenti l’Esercito Inglese impegnato nella campagna dell’Africa Settentrionale con destinazione Alessandria d’Egitto.

Il carico che traportava comprendeva tra l’altro munizioni, bombe a mano, mine anticarro, fucili, motociclette, automobili, camion, carri armati leggeri, vagoni ferroviari, locomotive, pezzi di ricambio, medicinali, pneumatici e stivali in gomma.

A causa del pattugliamento delle acque del Mediterraneo da parte delle forze navali Tedesche e Italiane, il Quartier Generale Britannico decise di far percorrere al convoglio di cui faceva parte il Thistlegorm la rotta atlantica, con la circumnavigazione dell’Africa e scalo a Città del Capo. Una volta raggiunto il Mar Rosso avrebbe attraversato il Canel di Suez per giungere a destinazione.

La notte del 6 ottobre del 1941 uno stormo di bombardieri tedeschi decollati dall’isola di Creta bombardarono il convoglio e il Thistlegorm, colpito da una bomba in corrispondenza della Stiva 4, dove erano immagazzinati tra l’altro diversi esplosivi, si incendiò, si spezzò in due tronconi e affondò molto velocemente colando a picco in perfetto assetto di navigazione su fondale piatto e sabbioso alla profondità di circa 30 metri. 9 furono le vittime causate dal naufragio anche se buona parte dell’equipaggio riuscì a salvarsi.

Fu Jaques Cousteau nel 1956, con la sua mitica nave oceanografica Calypso, a scoprire il Thistlegorm praticamente intatto nella zona del reef chiamato Sha’ ab Ali (27°48’80” N – 33°55’25” E), nello Stretto di Gubal e, grazie ai suoi filmati, il grande pubblico potè finalmente conoscere questo bellissimo relitto considerato ad oggi uno tra i più belli del mondo.

Immersioni sul Thistlegorm

mappa immersione sul Thistlegorm

L’esplorazione subacquea viene effettuata generalmente in due fasi: la prima immersione dedicata all’esterno della nave e la seconda alla penetrazione nelle varie stive della stessa. Data la relativa bassa profondità ma il profilo praticamente quadrato delle immersioni è consigliato, ove possibile, l’uso di miscela arricchità di ossigeno EAN 32 o EAN36.

Esplorazione esterna

Nella prima immersione si parte dalla zona più profonda del relitto, dalla parte occidentale, per osservare la mitragliatrice pesante e il cannoncino antiaereo, entrambi ben visibili sul ponte di coperta a circa 25 metri di profondità e l’ampio squarcio aperto dalle bombe tedesche in corrispondenza della quarta stiva.

Dopo aver raggiunto l’elica a circa 33 metri su fondale sabbioso si risale verso la prua del Thistlegorm pinneggiando lungo la fiancata.
A circa 15 metri di profondità si trova, perfettamente conservato, il grande salpa ancore (winch in gergo marinaio) e, fuori dalla prua, l’ancora ancora calata sul fondale.
Durante l’immersione non mancano incontri con grandi pesci pipistrello (platax), pesci coccodrillo, scorfani, murene, barracuda, dentici e gigantesche cernie. Tutt’intorno banchi di pesci farfalla, pesci soldato e pesci vetro che fanno della nave un vero e proprio reef artificiale.

Esplorazione interna

La seconda immersione è dedicata all’esplorazione delle stive con il loro carico e delle strutture interne della nave.
Nella prima stiva, quella verso prua, forse la più interessante, si trovano, oltre che casse di medicinali, fucili Lee Enfield MK III, stivali in gomma e pneumatici, anche motociclette BSA e alcune automobili Morris.

Nella seconda stiva, fiancheggiata all’esterno da 2 vagoni ferroviari, si possono osservare oltre ad altre motociclette e auto, dei camion Bedford. Immancabile un passaggio nella cabina del Comandante con la famosa vasca da bagno e il lavandino.
Entrando nella terza stiva aincontrano per lo più casse di munizioni e bombe a mano.
Dopo il foro del fumaiolo finalmente si arriva allo squarcio causato dal bombardamento in corrispondenza della quarta stiva, con i 2 cingolati MK II Bren Carrier già visti durante la prima immersione.

Salvaguardia del relitto

bombe thistlegorm

Il Thistlegorm è visitato ogni anno da innumerevoli subacquei ed è spesso preda di razzie di oggetti contenuti nelle stive della nave e di danneggiamenti alle strutture a causa di scarsa attenzione durante l’esporazione subacquea.

In più tutto l’interno del relitto è soggetto a continuo deterioramento delle lamiere dovuto alle innumerevoli bolle di aria che rimangono imprigionate nelle stesse al passaggio dei sub. L’Egitto per questo motivo da diverso tempo sta valutando la possibilità di sospendere per un certo periodo le immersioni in modo da bonificare il relitto stesso ed evitare il suo collasso.