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La narcosi da azoto, nota anche come ebbrezza dei grandi fondali, è una patologia che si può verificare durante le immerisoni subacquee quando ci si trova a elevate pressioni ambietali, generalmente oltre i 30 metri di profondità (per questo viene sindrome neuropsichica da profondità), e può essere maggiormente sviluppata in presenza di una grande velocità di discesa.
Anche se viene comunemente associata all’azoto che rappresenta il 78% dell’aria respirata normalmente, va detto che tale sindrome è chiamata narcosi da gas in quanto collegata a tutti i componenti della miscela compressa presente all’interno della bombola erespirata dai subacqueo (in particolare modo all’anidride carbonica respirata sotto pressione).
Gli effetti della narcosi sono simili a quelli generati dall’uso di alcolici ed è per tale motivo che gli americani gli hanno assegnato il nomignolo di “effetto Martini”: in pratica la sensazione che prova un sub e come quella di bene un cocktail Martini ogni 10 metri di profondità.
I sintomi sono istantanei e difficili da rilevare e prevedere per cui potrebbero essere anche molto pericolosi, ma nello stesso tempo sono facilmente reversibili in quanto spariscono immediatamente risalendo a profondità inferiori.
Effetti della narcosi da azoto
Cause della narcosi da azoto
Sono molteplici le cause dell’insorgenza della narcosi da azoto e dell’effetto anestetico di tale gas sulle membrane cellulari e in particolare sono collegate alla legge di Henry relativa al repertino aumento della solubilità e concentrazione dell’azoto all’aumento della pressione scendendo in profondità.
Il meccanismo esatto ancora non è perfettamente chiaro per cui ad oggi non siamo in grado di definire dei parametri o delle leggi certe che ci permettano di evitare l’insorgenza di tale alterazione neuro psichica.
Tutti possiamo essere colpiti da narcosi durante le immersioni e, per il fatto che c’è molta soggettività a seconda degli individui e delle situazioni, occorre stare molto attenti e cauti, non manifestandosi automaticamente ad una certa profondità.
Sicuramente la principale causa è come già detto la profondità raggiunta nell’immersione ma vi sono altre cause che possono aumentare la probabilità della sua insorgenza:
- uso di alcool e droghe prima di immergersi;
- stati di ansia o di stress;
- condizione di affaticamento;
- ipotermia prima o durante l’immersione;
- uso di farmaci (esempio contro il mal di mare);
- alta velocità di discesa;
- scarsa visibilità sott’acqua;
- attività o lavori duri durante l’immersione.
Sintomi ed effetti della narcosi
Di seguito sono riportati solo alcuni dei sintomi più comuni della narcosi da azoto a cui prestare molta attenzione.
Capacità mentale rallentata
Quando la narcosi da azoto colpisce, l’azoto può iniziare a comportarsi come un anestetico e ridurre i tuoi poteri mentali e i riflessi con una falsa percezione del tempo. Sarà difficile pensare a più cose allo stesso tempo, il che può essere un vero problema poiché l’immersione è un’attività che richiede il monitoraggio e il trattamento di molte cose allo stesso tempo, come assetto, profondità, pressione della bombola, verifica della strumentazione e segnali manuali con gli altri compagni.
Intorpidimento e formicolio
Analogamente all’intossicazione, la narcosi può causare intorpidimento e formicolii alla faccia, labbra e piedi. Questo può essere pericoloso in quanto può anche ridurre la percezione del disagio di un sub, in particolare quando l’acqua diventa troppo fredda e la mente non è in grado di comandare al corpo di regolare la propria temperatura.
Perdita di memoria a breve termine
La narcosi spesso fa sì che i subacquei mostrino segni di perdita di memoria a breve termine. Possono dimenticare il loro addestramento più recente o le modalità di utilizzo delle attrezzature. Potrebbero anche dimenticare il compito che sono stati inviati a svolgere.
Allucinazioni e vertigini
Nei casi più gravi alcuni subacquei si comportano in modi che destano maggiore preoccupazione come azioni prive di senso o totalmente estranee al contesto.
Depressione improvvisa
Poiché l’azoto è un gas inerte, può avere effetti sostanziali sul cervello e può causare anche uno stato mentale depresso.
Come evitare la narcosi da azoto
La narcosi da azoto può essere inevitabile, ma se segui questi suggerimenti dovresti essere relativamente sicuro e ricordati che anche se si verificano sintomi, non avranno effetti negativi duraturi. Oltre ad essere consapevole dei sintomi, fai inoltre molta attenzione a quanto in profondità decidi di andare e considera il tuo livello di allenamento e di addestramento.
Preparati fisicamente
Mentre le profondità possono già presentare enormi rischi, non si desidera che altri fattori evitabili possano esacerbare i sintomi. Preparati fisicamente prima dell’immersione essendo ben riposato e sano. Ricorda che la fatica pre-immersione, l’ansia, lo stress, i postumi di una sbornia e la ritenzione di anidride carbonica o l’ipercarbia (che è causata da problemi polmonari, fattori ambientali o eccessiva rigenerazione della CO2 espirata) può effettivamente accelerare l’insorgenza della narcosi.
Ciò dovrebbe essere ovvio, ma mai bere alcolici o assumere droghe prima di un’immersione poiché è noto che l’alcol e diversi farmaci possono interagire in modi sorprendentemente intensi e produrre gli stessi effetti della narcosi da azoto.
Respira lentamente
Cerca di fare respiri lenti e profondi con espirazioni complete e immergiti con calma per evitare di fare troppi sforzi. Questo non solo ti impedirà di aggravare la narcosi con uno sforzo fisico, ma ti impedirà anche di inalarearia e azoto più velocemente di quanto dovresti.
Utilizza attrezzatura subacquea familiare e semplice
Indossa solo l’attrezzatura subacquea familiare a cui sei abituato quando fai un’immersione profonda. È meglio che tu conosca la tua attrezzatura così bene che puoi istintivamente far funzionare tutto e non devi capirlo mentre procedi. Se utilizzi attrezzatura nuova durante le immersioni familiarizza prima sopra l’acqua e a profondità inferiori con essa prima di immergerti più in profondità.
Immergiti con un amico
Prova a immergerti sempre con un compagno di immersione di cui ti fidi, idealmente qualcuno che abbia lo stesso livello di addestramento subacqueo o superiore. È più facile per qualcuno che ti conosce bene riconoscere che non ti stai comportando normalmente piuttosto che qualcuno che non conosci affatto.